Identità
Di terra, di zolfo e di gesso, del sole che tramonta sul vigneto e di armonia. Il mio vino non è solo uva, è territorio, tradizioni e mezzi moderni. Un vino che viene dalla terra ed entra nel nostro sangue, è l’artefice della simbiosi tra l’uomo e il suo spazio, è il messaggero che presenta al mondo il cuore della nostra complicata terra, a volte avara e più spesso generosa. Con le uve che crescono tra le guglie di salgemma, distese e luccicanti sotto il sole, i suoi crinali erosi dalla pioggia, il suo lento degradare fino alla pianura, questa terra va capita e onorata. Ogni singola pianta ha le sue peculiarità e la sua storia, ogni singola varietà impiantata ha il motivo del suo esistere. Il mio vino racconterà di tutto questo e di molto altro ancora. Vi racconterà di scelte difficili, della fatica degli uomini impegnati a tirarne fuori il meglio, della frenesia della vendemmia e del riposo in cantina, del primo assaggio.

Sergio Genuardi
"L'agricoltura è l'arte del sapere aspettare"
Riccardo Bacchelli
Definendomi un impaziente puro, ho dovuto imparare l'arte del saper aspettare. Aspettare significa provare a capire ed è proprio quello che faccio come viticoltore, immergendomi totalmente in vigna fino a coglierne l’essenza vitale. Nel 2013 inizio a frequentare la Facoltà di Viticoltura ed Enologia di Palermo, per curiosità, quasi per caso e me ne innamoro perdutamente. Le esperienze di studio e di lavoro mi portavano sempre più lontano dalla mia Sicilia, ma qualcosa, dentro di me, cominciava a muoversi, era il richiamo della terra natia.
Nel 2016, comincio a sentire il bisogno di tornare, dentro di me inizia a maturare l’idea di un vino ribelle, espressione pura di me stesso e del territorio in cui vivo. Per realizzarlo ho scelto un ettaro di vigneto a Casteltermini in provincia di Agrigento, tra i 600 e i 550 metri di altitudine, che si affaccia sulla Valle del Platani, nel cuore dei Monti Sicani. In questo suolo povero di matrice gessoso–calcarea affondano le radici di queste piante.
